stanotte ci siamo incontrati, ancora.
c’era sabbia e c’era mare
che erano suolo e orizzonte,
c’era la poesia del silenzio,
che vi si riposava lentamente addosso.
i granelli diventavano freschi sollievi
per i nostri giochi
e le nostre nenie si suonavano
tra gli scogli e la schiuma.
Eravamo avvolti dalla bellezza.
e nel silenzio mi svelavi
i tuoi segreti mentre con una matita
univi le stelle disegnando meraviglie
che avrei voluto trattenere più a lungo.
e avevo il terrore di muovermi,
avevo il terrore di muoverti,
avevo terrore del rumore.

