lunedì 23 febbraio 2009

Vita (lettera di un malandrino in agonia)

a te che mi sei sempre sfuggita, che mai ti sei presentata.
a te che somigli ad un orgasmo, un'orgia.
a te che somigli alla trasgressione, che sei adrenalina.
a te che corri.
a te che hai il rumore di una pistola.
a te che credevo di vederti dal foro del passamontagna.
a te che mi sembravi bianca.
a te che corri.
a te che sembri un'impennata.
a te che sembri rispetto paura e potere.
a te che somigli alla trasgressione, a te che sei adrenalina.
a te che corri.
a te che ti ho inseguita, che ti ho raggiunta, che ti ho toccato una spalla.
a te che hai fatto rumore,
a te che hai fatto pianti,
a te che hai fatto sirene.
a te che ti ho inseguita, che ti ho raggiunta, che ti ho toccato una spalla.
a te che aspetto che ti volti,

adesso,
appeso a questa respiratore,
adesso,
in questo letto.

il cioccolato fano è il migliore

i nostri paesaggi notturni continuano a mentirci,
noi che andiamo a letto con le ansie e i batticuori,
chiudiamo gli occhi e tutto il vuoto ci cade addosso.


noi che abbiamo lavato le lenzuola con l'ammorbidente,
mentre i nostri sogni continuano a perseverare nella durezza del marmo.


amore che succede?
dove siamo noi bambini a finire distrutti sul letto?
dove siamo noi ad abbracciarci e lasciarci il mondo sopra le nuvole?
dove siamo noi a chiudere gli occhi e vedere i colori?


amore, senti il mio stomaco,
che prova a digerire tutto quello
che abbiamo deciso di sapere.


senti il mio cuore prendersi le colpe
tachicardico, a sbattersi perchè
abbiamo lasciato le nostre case
in mano a chi vuole l'esercito regionale.


perchè imbottiamo i nostri guanciali
di coscienze lavate nella polvere
che echeggiano nelle nostre notti
sbarrandoci le pupille dentro al buio della camera?


perchè sentiamo la fame del dopo guerra
se abbiamo la pancia piena
e l'armadio pieno.

perchè siamo così sbagliati
se ci ostiniamo a tenere la tv spenta.
perchè non ci preoccupiamo di cogne
e dei naufraghi dell’ isola
e ci sentiamo alieni ai discorsi della gente?


Amore perchè l'ottantaquattro è arrivato così presto e feroce?

amore, perchè non mi circondi con le tue braccia
e i tuoi sorrisi?


amore. ti prego amore. chiudimi nei tuoi occhi, ti prego
non voglio vedere sentire dire più nulla.

rossi silenzi di marzi precedenti

il mare ormai è rosso.
è rosso e freddo. Adesso è rosso e freddo.
E' marzo, che lo fa rosso e freddo.
I pesci muoiono,        senza rinascere,         senza riprodursi.
E Nel contempo, il mare si popola di festose formiche.
Festose formiche marine pasquali.
Portano con loro inesplose e pericolose uova a-na-tomiche.
Uova che era importante esplodessero di gioia.
Uova che implodono,
e che tra quattro giorni andranno riaperte,
per rispettare il
"da consumarsi preferibilmente entro il".
                    I pesci sono al rogo,
davanti agli occhi rosso mare delle formiche,
incredule e festanti           e shockate             e bagnate
            e inverosimilmente terrorizzate dalla mancanza di cioccolata,
che purtroppo risiede solo
                                      sulle rive del tagliamento.

"stella i pesci stanno bruciando, stella il mio mare sta bruciando,
stella il mio sangue non riesce a spegnere il rogo dei pesci,
stella i pesci sono acqua non possono bruciare, stella dimmelo, ridimmelo"

                                                           silenzi rossi

 

 

scopami bene Agneska,
scopami forte,           scopami ancora.
che il mare è morto

incubi di una notte di fine estate

basta restare in silenzio.
per ascoltarlo.
è quando tutto tace che si espande,
si allunga,
inondando tutto.
lo puoi sentire avvinghiarti e
stringerti le mani al collo,
è soffocante,o ,
semplicemente logorante.
avevo dimenticato la sua fisionomia,
il suo acciecante manifestarsi. lo sento strillare,
picchiare forte contro
le
pareti
        della
              stanza.
é un rumore buio,
è è è è è è è
coleracoleracoleracoleracoleracolera.

E' niente,
il niente che si rappresenta, che ci rappresenta.
A noi vittime ci ricoprono di teli bianchi,
niente terrorismo visivo,
niente oscenità.
La gente deve dormire.
Ho visto troppi giorni diventare buie notti a sole alto.

Abbiamo visto troppe lune spente durante le nostre notti.
Ed è per questo che sono qui,
                             adesso.
Mentre dormi,
  Mentre lui, ancora più insofferente,
sibila sotto la serranda.
Prepotente e maleducato ti prende il respiro, la parola e lo sguardo.

e mentre la tivù trasmette  antico trash-porno di autori neorealisti, mi chiedo se  davvero ne valga la pena.