mercoledì 17 giugno 2009

Prima di dormire

certe volte,
se la notte finisce
prima che gli uccelli cantino
e ancora è buio,
ho paura che sia tutto
frutto della mia fantasia.

certe volte,
quando è buio solo appena chiudo gli occhi-li chiudo-
e gli uccelli cantano buongiorno al mattino,
tu sei vestita di casa
e tieni i capelli raccolti e
allora non è più buio neanche
ad occhi chiusi.

certe volte,
quando la strada del ritorno
scivola sotto i miei piedi barcollanti,
non c'è il caldo e non ci sono le zanzare,
ma solo finta gioia che diventa
senza troppi pensieri
subito sonno.

E sogno troppo da non ricordare nulla,
rivivo immagini dimenticate,
sogno scene troppo perfette per esser ricordate
o non riesco a uscire dalla culla
e mi risveglio tra il sudore.

certe volte,
è un caldo infernale ed è già mattino,
e le automobili si risvegliano,
e le gru distruggono,
e gli uccelli non cantano neppure
e spero che sia tutto
frutto della mia fantasia.

3 commenti:

  1. ed è un caso che a me sia venuto in mente qualcosa di simile...

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  2. e il sogno si diceva essere il modo per liberare il non-io dalla schematicità del io:ti senti libero?
    per quanto mi riguarda no!

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